Da inizio marzo è in corso in tutta Italia la mobilitazione “Stop al codice della Strage” per fermare l’approvazione del Nuovo Codice della Strada voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, una riforma che non fa nulla per contrastare le prime tre cause di incidenti – la velocità, la distrazione, le mancate precedenze – o addirittura le asseconda – limitando autovelox, controlli e sanzioni –, e che toglie autonomia a sindaci e territori, minando nel complesso pericolosamente tutti i tentativi di rendere la mobilità più sostenibile. All’interno del coordinamento nazionale si è organizzata una grande manifestazione a Milano che ha coinvolto, insieme a centinaia di persone, le associazioni dei familiari delle vittime della strada e tutte le realtà confluite nella piattaforma #città30subito. Nel corso della manifestazione si è pedalato, camminato, cantato, gridato, ascoltato in silenzio le voci ferme e strazianti dei parenti di chi non c’è più, e chiesto davanti alla Prefettur
